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  • Immagine del redattoreSerena

Come aiutare sulla costa del Kenya

Aggiornamento: 3 nov 2020

Quando aiutare può diventare dannoso per la popolazione locale?

Ogni giorno mi capita di vedere comportamenti scorretti e nocivi per la comunità locale da parte dei turisti. Molte persone arrivano in Kenya e vogliono sinceramente essere d'aiuto in qualsiasi modo, purtroppo però non hanno i mezzi e le conoscenze per sapere che tutto ciò è davvero nocivo se non si conoscono le dinamiche del luogo. Proverò qui a riflettere insieme a te e raccontarti quello che vedo.


Quasi tutti i turisti che arrivano a Watamu, una volta in loco fanno donazioni, comprano biscotti o caramelle, portano vecchi telefoni, vestiti, e via dicendo. Cosa ammirevole, se non che in questo modo contribuiscono inconsapevolmente ad alimentare la dipendenza della comunità locale a noi mzungu (bianco in swahili).


E ora ti spiego perchè.


Se non leggerai questo post, quasi sicuramente tornerai dal Kenya con un nuovo amico con cui tenerti in contatto, quasi sicuramente un beach boy conosciuto in una passeggiata in spiaggia. Questo ragazzo ti racconterà le cose più assurde ed incredibili per fare breccia nel tuo cuore e tu, da bravo italiano, ci crederai (ci ho creduto anche io in passato, quindi fatti coraggio) e comincerai a mandargli degli aiuti materiali o economici.


Pensa ora a quanti turisti ci sono a Watamu


tanti si fermano una sola settimana, pensa a quanti trovano dei nuovi migliori amici africani e iniziano ad aiutarli.

Risultato: ogni beach boys avrà diciamo 3-4 famiglie che gli manderanno aiuti, anche solo 30 euro al mese. Ogni beach boys guadagna circa 100-150 euro al mese stando larghi.

Perchè allora dovrebbero lavorare quando possono puntare sulla simpatia e farsi mantenere?


Amici si, ma senza tirare fuori il portafoglio.


Passeggiando per il piccolo centro di Watamu ti potrà poi capitare di imbatterti in mendicanti molto bisognosi che ti chiedono farina, fagioli, o qualcosa per poter vivere. Non ti stanno chiedendo soldi quindi che male c’è? Gli paghi volentieri un pasto per la loro famiglia.


Come girerai l’angolo, però, quello che tu hai appena acquistato verrà rivenduto quasi certamente per comprare droga o alcool. Attenzione! Questo succede soprattutto per le vie del centro dove si trovano questi personaggi.


Chi ha bisogno non te lo dirà mai, gli africani per bene sono molto dignitosi.


Parliamo ora dell'argomento più saliente: le scuole.

Il trend è portare materiale scolastico o donazioni ai bambini nelle scuole e negli orfanotrofi.

Non capisco ancora perchè viene richiesta questa cosa così spesso, a me non verrebbe mai in mente di andare a visitare un orfanotrofio, però ognuno può giustamente avere i suoi mille motivi.


Gli orfanotrofi spesso però non sono veri orfanotrofi, e non mi dilungherò in questo (per saperne di più leggi qui) , invece le scuole in cui il beach boy di turno vi porterà saranno quasi sicuramente "turistiche", cioè ogni giorno verranno prese d’assalto da folle di turisti, quindi capisci da solo che non hanno bisogno anche del tuo aiuto. Non voglio essere crudele, ma penso sia più giusto dare aiuti concreti e non aiuti ingenui o per lavarsi la coscienza.


Inoltre, evita di:

-Dare donazioni alle maestre, non arriveranno mai ai bambini.

-Portare materiale in plastica, quando non lo useranno più verrà bruciato.

-Portare i nostri quaderni di scuola, loro usano un tipo diverso dal nostro.


Come aiutare, quindi?


L’unico vero suggerimento che mi sento di darti è quello di dare lavoro: compra souvenir locali, mangia cibo locale, esplora con i locali, alloggia nelle guest house e fai un’esperienza locale in tutta sicurezza.


Se proprio proprio vuoi contribuire regalando qualcosa, compra in loco assorbenti lavabili per le ragazze o porta pannolini lavabili per i bimbi (alcune associazioni li ordinano su aliexpress), oppure compra con la tua guida di fiducia farina e fagioli che distribuirai tu personalmente tra le capanne di fango.


Ricorda però che verrai assalito da tantissimi bimbi e mamme !!


Con questi miei spunti di riflessione voglio solo farti aprire gli occhi e farti sapere quello che purtroppo spesso succede qui. Se ritieni di avere dei contatti di fiducia e la garanzia di aiutare la popolazione concretamente, ben venga.

Credimi, vedere ogni giorno tutto questo mi fa male al cuore, sapere che tanti aiuti saranno vani a causa della disinformazione ancora di più. Questa Terra ha bisogno di essere aiutata, sono solo sbagliati i mezzi. Ecco perchè invito sempre la gente ad informarsi bene prima di partire per un viaggio come questo. Capisco che non conoscendo il luogo non si possa nemmeno immaginare queste cose ma fidati di chi ci vive, le vede e le ha provate sulla sua pelle.


Informati, condividi, dì in giro come stanno le cose.


Un viaggio in Kenya è un’esperienza di valore per te e per la popolazione locale, aiutami ad educarli alla libertà e non alla dipendenza. Aiutami a renderli autonomi e a provare la gioia di pagare a proprie spese la scuola ai loro figli.


Aiutami a piantare un piccolo seme che potrà cambiare tante vite, compresa la nostra.


Per qualsiasi dubbio, scrivimi.




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