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Il mio primo compleanno in Kenya

Aggiornamento: 13 ott 2020

1 novembre 2019, il mio primo compleanno festeggiato in Kenya.



Quel giorno mi sono alzata prestissimo per andare a prendere in aeroporto i miei genitori che sono venuti a trovarmi dopo 5 mesi che non mi vedevano. Li ho fatti sistemare nella loro suite nella guesthouse di lusso (prima volta in Kenya, volevo lasciarli subito con la bocca aperta e il mal d'Africa), poi siamo andati a recuperare la mia torta per la festa della sera.

Non sapevo assolutamente cosa aspettarmi perchè non avevo ben capito cosa avremmo fatto, come al solito l'Africa avrebbe deciso per me, o meglio, i miei amici.


Arrivata a casa vedo arrivare il mio amico Kaka con una capra al guinzaglio. Quella sarebbe stata la cena per tutti. Ebbene si, una delle cose che ho dovuto accettare in Kenya è il fatto che ogni volta che c'è una festa una capra viene sacrificata e condivisa con tutti gli amici, parenti, lavoratori ecc.. Le prime volte ci stavo malissimo per come sono amante io degli animali, poi ho capito che è una loro tradizione e non sarò io a doterla cambiare. Io ovviamente non la mangio, per scelta e perchè non mi piace, quella sera per me e i miei genitori mzungu (bianchi) abbiamo preso la pizza.


Una volta messa sulla griglia la capra, Kaka ha iniziato a cucinare le interiora con spezie e verdure e ha messo a cuocere la polenta. Nel frattempo la gente ha cominciato ad arrivare e la musica a pompare nelle casse.


Pensate ai miei genitori, arrivati il giorno stesso e subito catapultati nelle tradizioni africane, i loro occhi erano meravigliati, facevano un sacco di domande e i miei amici, ospitali come sempre, gli stavano dietro raccontando le curiosità della loro cultura.


Intorno alle 23 la capra era pronta e tutti si sono messi a mangiare e condividere il cibo che c'era. Tranne noi che avevamo finito la pizza da un pezzo. C'era però un problema, molte persone non le conoscevo neanche ed erano decisamente più del previsto. Per fortuna ho fatto fare la torta per una trentina di persone, ce ne saranno state almeno cinquanta.


A proposito di torta. Quando c'è un matrimonio, un compleanno, o simili, i festeggiati devono imboccare con la torta gli invitati. Non vi sto a dire l'imbarazzo nel cacciare in bocca la torta a tutti, uno per uno, compresi gli sconosciuti.


Ma questo è il bello dell'Africa, una continua scoperta ed emozione.


Sicuramente questo è stato uno dei tanti giorni indimenticabili a Watamu, con i miei genitori vicini, la musica di Diamond Platnumz, gli amici, tutti lì a festeggiarmi.


Metterei la firma per altri cento compleanni così.


Maisha marefu a me!







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