HABEMUS RICONOSCIMENTO!!
Per chi ha perso il capitolo precedente della saga COVID vs SERENA, può rimediare qui
Ebbene si ragazzi, il 16 settembre 2020, 5 mesi dopo la nascita di Noah, finalmente siamo riusciti a fare il riconoscimento anche da parte del padre. Come? Con una semplice autodichiarazione scritta da noi e firmata dal papà.
Ho davvero aspettato tutti questi mesi per un documento che potevo fare da sola??
L'atto di nascita precedente è stato stracciato e sostituito da un nuovo documento in cui si dichiara che entrambi i genitori hanno riconosciuto il minore. Cosa che OVVIAMENTE si poteva fare subito.
Oggi, 26 ottobre 2020, non siamo ancora riusciti a fare il passaporto al bambino e siamo ancora bloccati qui. Noah ha 6 mesi e io non vedo da 8 il mio compagno. Se tutto è stato fatto, perchè siamo ancora qui vi chiederete?
Perchè solo 4 giorni fa il mio compagno è riuscito a fare il riconoscimento anche in Ambasciata d'Italia a Nairobi. Ha dovuto prendere un aereo e soggiornare due giorni nella capitale per fare le ultime due firme che tanto aspettavamo: l'atto di nascita e il consenso per l'espatrio.
Intanto i giorni passano, e la situazione Covid maledetto peggiora di giorno in giorno.
Io però la speranza non la posso proprio perdere, così sabato ho prenotato il volo! Non dirò quando per scaramanzia e ci crederò quando sarò con Noah su quell'aereo solo andata per il Kenya.
Domani finalmente abbiamo appuntamento in questura per il passaporto, l'ultimo step finale che ci divide dalla partenza.
Purtroppo non riesco ad essere felice di questo.
Anzi, ho sempre più ansia, la paura di rimanere ancora bloccata aumenta di giorno in giorno e credo che queste ultime settimane non passeranno così velocemente. La cosa che mi fa più rabbia è che siamo ancora in questa condizione per una mancanza delle istituzioni, che non avevano voglia o semplicemente interesse nel fare una procedura così "complicata". Saremmo potuti partire da tempo.
Lo so, lo so.
Tutti vorrebbero la giustizia e la pace nel mondo ma è un tarlo che mi tampina la testa, come dico sempre io mi batto per le cose giuste, io sono un pò Sailor Moon che sconfigge le tenebre e, se dovessi usare il mio istinto che sto reprimendo a forza, andrei sinceramente a dare fuoco a qualcuno.
Ormai, però, quello che è stato è stato, piangersi addosso è inutile, soprattutto vedendo anche chi se la sta passando ben peggio di me tra salute e lavoro precario.
Prego per questa Italia infetta e sono grata
per la vicinanza dei miei amici in tutta la pesantezza di questi mesi e perchè fortunatamente la mia famiglia e i miei conoscenti stanno tutti bene. Ringrazierò a vita soprattutto i miei genitori che si stanno prendendo cura di noi e cercano di garantirci il meglio, in tutto e per tutto.
Ringrazio anche tutte le persone che mi sostengono quotidianamente sui social, siete la mia forza.
Ora non mi resta che incrociare l'impossibile, è ancora tutto un grosso incubo, riesco a vedere uno spiraglio di luce ma è ancora lontano. Spero di riuscire almeno a partire e di ricevere presto notizie positive e di speranza dall'Italia.
Tirerò un sospiro di sollievo quando sarò a casa mia a Watamu, per il momento continuo a sognare.
AGGIORNAMENTO DI MARTEDì 27 OTTOBRE
Sono stata in questura e un poliziotto gentilissimo mi ha garantito di riuscire a fare il passaporto a Noah in una settimana.
Tempo di tornare a casa e mi arriva una chiamata:
Sì buongiorno, sono della Questura, manca una firma del suo compagno nel documento per l'espatrio del bambino.
Ok
(Nel frattempo tutte le imprecazioni mi passano davanti agli occhi, inizio a sudare freddo e sgrano gli occhi incredula)
Quindi?
Venga qui subito che le mando un foglio da riportarmi domani firmato, fff pensavo già al peggio.
Ma ill problema è che il mio compagno ha dovuto prendere un aereo e stare due giorni a Nairobi, pagare il soggiorno e pagare anche per fare delle firme in Ambasciata e si sono dimenticati di fargliene fare una?
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